lunedì 15 marzo 2010
L' Ululato (The Howling), di Joe Dante (1981)
"esistono gruppi di persone,
esseri che vivono tra noi,
che non sono uomini, né animali..."
esseri che vivono tra noi,
che non sono uomini, né animali..."
La giornalista Karen White si occupa di un serial killer che lascia piccoli "smile" adesivi sui luoghi del delitto. Fissa con lui un appuntamento, per fare l' esca, ma ne rimane profondamente scioccata. Decise, su consiglio del Dott. Waggner, di prendersi una vacanza per rilassarsi presso una casa in campagna denominata "La Colonia" assieme al marito. Ma l' incantevole luogo, è in realtà un branco selvaggio di licantropi.
Imperfetto eppure pieno di fascino, il film reinagura il genere licantropico con nuova vitalità, riempiendosi di make up anni 80 (il mostro uomo-lupo è veramente spaventoso) e di ironia, spesso sottovalutata, rivolta nella fattispecie alla televisione-verità. Troppi i riferimenti cinefili e le allusioni sociali per enumerarli tutte, basta ricordare che Dante ha un solo difetto, prestare più attenzione ai dettagli che alla storia. Michele Baldini
Il Dante americano è ironico e socio/critico forse piu' del nostro. In questo fumettone a sfondo lupesco che sembra solo un divertissment funzionale a tre trasformazioni licantropiche tanto innovative quanto raccapriccianti, coglie la palla al balzo e inserisce le sue classiche "sparate ad alzo zero" su società americana e sopratutto comunicazioni di massa che già all'epoca erano in piena esplosione mondiale. Con il suo stile da cartoon esprime anche la convinzione che tutto comunque gira intorno al sesso anche le questioni mannare. Poca tensione che non va a scapito dell'orrore; i mostri fanno veramente paura solo a vederli anche se per essere ferini sono un po' lenti ed impacciati. Scena di amplesso silvestre con trasformazione sul piu' bello assolutamente mitica. UUHHUUUUU. Enrico Prosperi
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